Le persone sono in costante ricerca di felicità. Esse sono attratte primariamente da piaceri di tipo fisico. Purtroppo le risorse terrene sono limitate. La sete di possesso nell’essere umano è invece infinita, pertanto la felicità umana non potrà mai essere ottenuta con l’acquisizione materiale.
Essendosi evoluti dagli animali, gli esseri umani hanno anche delle caratteristiche animali, dominate dagli istinti (che spesso sono non controllabili). Ma in base alle scelte che essi compiono hanno anche un aspetto razionale (più o meno evoluto) e una coscienza (più o meno evoluta). Rincorrere esclusivamente piaceri materiali non comporta una soddisfazione della propria naturale sete di infinito, pertanto in molti momenti della nostra vita potrebbe sorgere un dissidio tra ciò che ci piace e ciò che invece ci è utile; oppure potrebbe sorgere una lotta interiore tra continuo soddisfacimento del desiderio materiale e la ricerca per l’infinito.
Secondo lo Yoga, il profondo Se divino (posseduto da ogni essere umano) è invece infinito ed eterno e la sua realizzazione procura pace e felicità illimitate. La continua ricerca interiore di questa infinita Entità si chiama DHARMA.
La caratteristica naturale (cioè il DHARMA) di ogni essere umano è quella di ricercare il profondo Se divino. Questo porta al soddisfacimento di ogni tipo di desiderio (interno o esterno). È pertanto un diritto di nascita di ognuno poter apprendere la pratica dello yoga e della meditazione, qualora ci fosse un sincero desiderio di impararle, per ottenere gradualmente maggiore consapevolezza dirigendo i propri desideri verso l’Infinito Profondo Se, continuando a gioire delle meraviglie del nostro mondo materiale.
Liberamente tratto dai discorsi di
Shrii Shrii Anandamurti