Capita a tutti di trovarsi in situazioni poco chiare, o che almeno ci appaiono tali, e quindi rimanere nel dubbio su come sia opportuno comportarci, che direzione prendere per non sbagliare, per non soffrire, o anche solo per non perdere tempo ed energie in pensieri, parole e azioni inutili o dannose per noi stessi e per gli altri.
Solitamente la maggior parte di queste considerazioni avvengono internamente, in un silente dialogo che abbiamo con noi stessi, in cui ci diciamo delle cose per convincerci di fare o non fare qualcosa. Altre volte, invece, sentiamo il bisogno di coinvolgere gli altri per capire meglio.
Purtroppo però tale dialogo interiore diventa spesso un ripetitivo chiacchiericcio che invece di schiarirci le idee le confonde, consumando peraltro una notevole quantità di energie psichiche e inibendo la nostra disposizione dinamica.
Poiché la mente per esistere non può rimanere senza un’ideazione (cioè senza un pensiero), e poiché non riesce sempre a gestire bene il ‘pensare’, Shrii Shrii Andamurti ha proposto due semplici soluzioni per dirigerla nel migliore dei modi, trasformando così tale problema in una opportunità di progresso e crescita interiore.
La prima soluzione è l’utilizzo del mantra. La ripetizione (mentale) del mantra è utilissima non solo durante le sessioni di meditazione, ma in qualsiasi momento della giornata (per imparare la meditazione e l’utilizzo del mantra personale contattaci). Tale semplice ‘riempitivo’ dello spazio mentale offre il grande vantaggio di rafforzare la memoria esistenziale e l’attitudine spirituale, liberandoci da alcuni spiacevoli “effetti collaterali” della libertà di pensiero: la confusione e l’indecisione.
La seconda soluzione è l’attenta selezione delle persone che volontariamente frequentiamo e con cui ci apriamo, perché queste possono influenzare la direzione e la qualità del nostro pensiero. Non si tratta di giudicare qualcuno, ma piuttosto di valutare intuitivamente se una particolare frequentazione ci aiuterà a migliorare noi stessi, oppure ci distoglierà dal perseguire la nostra crescita interiore.
Quando si è confusi e indecisi, infatti, è naturale chiedere consiglio a chi ci è vicino, aprendoci all’opportunità che questi c’incoraggino a fare ciò che ci sarebbe utile fare, o che ci suggeriscano di non fare ciò che ritarderebbe il nostro progresso.
Esiste da sempre una competizione continua fra le forze della conoscenza e quelle dell’ignoranza, che determinano rispettivamente il nostro avvicinamento o allontanamento da noi stessi (la nostra coscienza). Più semplicemente questa è definita come la lotta fra il bene e il male, e la coscienza non è altro che il potere discriminativo che si libera e rafforza quando è il bene a prevalere.
Con il costante utilizzo del nostro mantra e con la ricerca della buona compagnia, saremo in grado di migliorare le nostre abitudini e di trasformare (migliorandoli) i nostri pensieri.
Shrii Shrii Andamurti ha spiegato, infatti, che la continua ripetizione (mentale) del mantra personale è capace di trasformare la nostra stessa natura, colorando di pace e flusso meditativo le intere 24 ore della nostra giornata.
Dada Ganadevananda