Il testimoniare incomprensioni nelle famiglie o fra amici, mi stimola spesso riflessioni sulla misteriosa natura delle relazioni umane. Mi pongo in particolare la questione del perché persone che si vogliono bene, e condividono tanto nella vita, non abbiano ancora sviluppato sufficiente magnanimità mentale per rispettare le inevitabili differenze di personalità e di diverso sviluppo nel lungo cammino verso la meta.

Sin dalle prime righe del libro di Shrii Shrii Anandamurti ‘Idea e Ideologia’ appena pubblicato anche in italiano, si evince la realtà dualistica della creazione che serve a contrastare l’assoluta uniformità dell’inespressa Coscienza Cosmica. È, infatti, necessaria una poderosa e continua energia diversificante perché l’universo possa esistere, e questa è inevitabilmente insita in tutto ciò che è creato.

Tale forza, e le diverse e spesso contrastanti prospettive che essa ingenera, superficialmente può a volte apparirci come un handicap, come un fastidioso errore di progettazione, ma è in realtà un’immensa risorsa, l’unica, per emanciparsi umanamente e spiritualmente.

Dall’opposizione che incontriamo, dipende, infatti, lo sviluppo della stamina e determinazione necessarie per progredire velocemente verso la meta spirituale. Ben vengano dunque le divergenze di opinioni, purché ci si ricordi sempre come dietro l’apparente dualità che ci spinge a dividerci, esiste lo stesso unico spirito e intento Divino.

Questo è il senso del vivere una vita condivisa: insieme (ma anche individualmente) recitiamo con la massima dedizione e abbandono la parte assegnataci in questa nostra incredibilmente fortunata incarnazione..

Proprio come dopo ogni pausa inevitabilmente segue una corrispondente accelerazione, anche dopo ogni incomprensione si può sviluppare una più forte comunione di cuori, e dopo ogni divisione un’invincibile unità. Basta crederci davvero e continuare a lottare interiormente per esprimere il meglio di noi stessi.

Dada Ganadevananda